Devi sapere che c’è una grande differenza tra ricordare e pensare. È facile confondere i due processi, infatti si dice "quando penso a quell’episodio sto male". In realtà lo stiamo ricordando. Pensare significa invece avere il controllo su come ti rappresenti mentalmente qualcosa in modo da provare sensazioni diverse.

Faccio un esempio: immagina di essere al cinema e di guardare un film proiettato su un maxischermo, a tutto volume con effetti sonori che ti fanno sentire al centro della scena.

Immagina adesso lo stesso film su di una televisione di qualche anno fa, con il segnale dell’antenna disturbato, e gli altoparlanti che gracchiano quando aumenti un po’ il volume. Le emozioni e l’esperienza che il film ti trasmette sono le stesse? Ovviamente no. Eppure, il film è sempre quello, la trama e le battute non cambiano, ma ciò che cambia è il modo in cui lo percepiamo.

Ecco, il nostro cervello funziona nello stesso modo: ci sono caratteristiche che aumentano l’intensità emozionale del ricordo e altre che invece la diminuiscono. Il tutto a parità di evento.

Per questo è utile imparare a diventare i registi del proprio cervello perché, fino a prova contraria, la mente è tua e puoi imparare a scegliere come e cosa proiettarci.